Perciò vorrei spostare l'attenzione sul dibattito che, in questi giorni, si sta scatenando in città, a proposito delle responsabilità dell'intero corpo docente (!!) e sulla possibilità di prevenire episodi di questo genere - di cui, purtroppo, sempre più spesso, riceviamo notizia.
Come insegnante, sono la prima ad essere indignata per quanto successo alla scuola materna "Korczak" di Vercelli e a ritenere che le persone coinvolte vadano punite severamente: ne va della professionalità di tutta la categoria.
Detto questo, non sopporto e non tollero il clima da "caccia alle streghe" che si sta diffondendo a Vercelli. Non è giocando a fare i piccoli inquisitori che potremo risolvere problemi di tale entità.
Vogliamo fare una riflessione SERIA sulle condizioni del sistema scolastico italiano (riformato, legislatura dopo legislatura, da ministri che non hanno mai messo piede in un'aula scolastica e che sono ansiosi di verificare, a pagamento, solo la nostra erudizione - del tutto inutile, quando ci si trova a dover gestire classi di 30, 34 persone)? Allora partiamo dai criteri di selezione del personale, che dovrebbero basarsi innanzi tutto sulla capacità del singolo docente di gestione dello stress e di risoluzione del conflitto nell'immediato. Questo taglierebbe fuori dalla scuola pubblica tutti quegli "insegnanti" (e ce ne sono tanti!) che "scelgono" di fare questo mestiere non perché realmente lo amino e desiderino svolgerlo, ma perché si tratta di un posto pubblico, a cui è relativamente facile accedere (seppure come precari) e che garantisce uno stipendo pagato con regolarità da settembre a giugno. Perdonate la franchezza, ma non è questo lo spirito che dovrebbe spingerci all'insegnamento, che è un lavoro bellissimo, ma anche molto difficile.
Se vogliamo essere utili e proteggere davvero i nostri bambini, parliamo di questo... sforziamoci, per una volta tanto, di fare riflessioni sensate, supportate da opinioni INFORMATE.
Le ronde delle mammine-pancine da una scuola all'altra non solo non aiutano nessuno, ma sono addirittura controproducenti.
Screenshot tratto dal filmato diffuso dalla Polizia di Stato. |
Un insegnante non è per forza tenuto sapere che cosa accada nella classe del piano di sotto o dall'altro capo del corridoio - non è questo il suo compito. Invece un dirigente dovrebbe saperlo... dovrebbe essere, questo, il primo dei suoi doveri!
Invece tutti sono pronti a bruciare sul rogo le maestre della scuola "Korczak", anche quelle che non sono state inquisite ("Perché sapevano! Sono omertose, conniventi"... e giù con tutto il repertorio da Ku-Klux-Clan di provincia), ma nessuno si sofferma a riflettere su quanto sia GRAVE che una dirigente scolastica (pagata circa 3.000 euro al mese) per VIGILARE su quanto avviene a scuola continui a ripetere coram populo: «Io non ne sapevo nulla».
Eloisa Massola