giovedì 18 agosto 2016

Triora, tra i boschi delle bagiue

Per raggiungere Triora, il paesino in provincia di Imperia divenuto famoso per il processo alle streghe (le cosiddette bagiue) che vi si tenne a partire dal 1587, la strada è ancora oggi poco agevole: numerose curve, che si snodano attraverso i boschi (la cui vegetazione fittissima ricopre per intero, in estate, i fianchi delle montagne e crea una galleria che sovrasta in alcuni punti il tragitto), l'asfalto non sempre in condizioni ottimali.
Se si prova a tornare indietro con la mente di qualche secolo, non sarà difficile immaginare questi luoghi come terra d'incanto e di stregoneria.
Quanto dovevano essere silenziosi, quei boschi, nel XVI secolo; quanto greve l'isolamento di certi borghi, soprattutto in autunno e in inverno; e quanto scura e impenetrabile e minacciosa doveva apparire l'oscurità - dopo che le piccole luci delle abitazioni e delle stalle si erano spente.
Il Museo Etnografico e della Stregoneria di Triora (il cui curatore è Silvano Oddo e che, nella giornata di martedì 16 agosto, ci è stato illustrato nei suoi contenuti dall'artista Riccardo Etrusco) raccoglie non solo le testimonianze (sconvolgenti) del celebre e terribile processo, ma anche documenti, oggetti e tracce del passato di Triora e del suo circondario: tutti quegli elementi, insomma, che possono aiutarci a comprendere sia quale fosse la vita quotidiana delle comunità locali nei secoli dominati dall'Inquisizione sia la connessione che unisce quel tipo di vita (e quel sentire, quelle conoscenze e quelle antiche credenze a cui tutti erano legati e che tanto erano avversate dalla Chiesa cattolica) alla persecuzione delle bagiue. Amate e odiate, temute e vituperate, considerate guaritrici o perfide assassine di neonati, le streghe sono infatti figure emblematiche all'interno delle comunità rurali - tanto complesse da suscitare, come si diceva, sentimenti contrastanti e da trasformarsi (purtroppo e non di rado) in capri espiatori dalla funzione catartica.

Uno dei pannelli esplicativi del "Museo Etnografico e della Stregoneria" di Triora,
recante le bellissime illustrazioni di Diana Fontana

I boschi e le montagne che circondano Triora

Torneremo presto a parlare delle bagiue, di Triora e delle suggestioni che abbiamo raccolto in questi due giorni d'estate.
In attesa di aggiungere sulle pagine virtuali di Phaneron nuovo materiale, rimandiamo chiunque fosse interessato a rinfrescarsi la memoria sul tristemente noto processo a numerose donne innocenti o volesse documentarsi su di esso al volume di Sandro Oddo Bagiue - Le streghe di Triora, fantasia e realtà e a La causa delle streghe di Triora (a cura di A. Assini, P. Fontana, G.M. Panizza e P. Portone), entrambi editi da Pro Triora Editore.

Eloisa Massola

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